Condivisione, testimonianze e riflessioni

“Che cosa cercate?”

”Venite e vedrete”

 

 

“Viaggio a Monopoli per una settimana di formazione 29/07/18–5/08/18.                                                                       A volte capita nella vita di perdersi, di non trovare più la strada di casa, di sentirsi piccoli in mezzo a tanta gente. Ma dopo tanto vagare troverai sempre una mano tesa verso di te che, appena afferrerai, ti tirerà fuori dal caos e ti porterà in salvo. Quella è la mano del Signore e quando non riusciamo a venire a galla da una determinata situazione è proprio perché essa non è stata afferrata, l’aiuto non è stato raccolto. L’esperienza a Monopoli è stata un voler affidarsi a Dio dopo un anno non molto facile per la fraternità. La mattina, dopo le lodi e prima di scendere in spiaggia, abbiamo vissuto dei momenti formativi sotto la guida spirituale di Fra Giancarlo Li Quadri Cassini. La cosa su cui ho riflettuto di più ,tra le tante formazioni ricevute, è una domanda tratta dal Vangelo di Giovanni  (1,35-42) : “Chi cerchi?”. Dopo tanto pensare la risposta che ho dato a questa domanda, quella che ritengo più giusta è: me stessa, gli altri e Dio. Sant’Agostino diceva: “Due cose cerco: l’anima e Dio” e sottolineava come scoprendo una di queste due cose si arriva immancabilmente a conoscere anche l’altra. In che modo possiamo trovare queste due componenti fondamentali? Mettendoci in cammino. Ma questo percorso non può essere affrontato sempre da soli, abbiamo bisogno anche dell’aiuto di altri, i quali diventano nostri fratelli o sorelle. Questo è il senso della fraternità: vivere insieme il Vangelo e percorre in comunione la strada che porta a Dio, cercando di aiutare l’altro a rialzarsi quando cade e sostenendosi a vicenda. Insieme in questi giorni non solo siamo riusciti a ritrovare lo spirito di fraternità che era venuto a mancare  negli ultimi tempi, ma abbiamo anche compreso che essa è composta da ogni singolo elemento della nostra parrocchia. Il nostro gruppo era composto dalla Gi.fra (Gioventù Francescana), da elementi provenienti dagli Scout e dal Rinnovamento e anche da persone che si erano allontanate dalla chiesa a causa della scarsa affluenza di giovaniin essa. Nonostante provenissimo da cammini diversi siamo riusciti a creare una vera fraternità. Abbiamo vissuto momenti semplici ma molto speciali, proprio come una vera famiglia. Ci siamo confidati, affogati (soprattutto hanno affogato me), supportati e sopportati a vicenda. Abbiamo  pregato, cantato tanto, visto l’alba, mangiato  bene come sempre e ci siamo divertiti come non mai. Abbiamo condiviso assieme l’esperienza molto forte della liturgia penitenziale condivisa in vista della Festa del Perdono di Assisi del 2 Agosto.”     Chiara

 

 

 

“Umiltà, fraternità, famiglia, riflessione, preghiera, divertimento, mare, sorrisi, lacrime, servizio… Queste e tante altre le parole che hanno caratterizzato e riassunto l’esperienza del campo scuola di Monopoli. Era iniziata tutto quasi come uno scherzo, quando una sera di novembre anziché fare l’incontro di formazione, abbiamo iniziato a fantasticare su quella che sarebbe potuta essere un esperienza estiva e di fraternità. Le difficoltà per realizzare quel sogno e trasformare quella vaga idea in qualcosa di reale, non sono mancate. Mentre i giorni passavano, e l’estate si faceva sempre più vicina, dopo un anno in cui il cammino di fraternità ha incontrato più difficoltà del solito, quando numerose son state le chiamate fatte in vano presso strutture che erano impossibilitate ad ospitarci, solo agli inizi di giugno siamo riusciti a concretizzare il tutto, quando ormai mancava poco alla partenza. Anche noi questa volta, siamo partiti un po alla sprovvista. Incerti su cosa avremmo trovato o su quello che avremmo fatto. Eppure le cose sono venute da se e non ci è mai mancato nulla. Come una famiglia abbiamo sempre deciso insieme le attività da svolgere e la collaborazione, l’aiuto reciproco non sono mai venute meno.
Nel vivere insieme la quotidianità in quelle giornate di mare, abbiamo sperimentato il servizio e l’importanza che ognuno di noi ha e l’aiuto che può dare in una famiglia.
Abbiamo conosciuto insieme la bellezza della comunione. Arrivati come tanti ragazzi provenienti da vari cammini di fede differenti, siamo riusciti a conoscerci, a dialogare e a pregare insieme. Siamo riusciti a sopportarci e supportarci nei momenti di tensione e di difficoltà, che non sono mancati. Torniamo quindi a casa non più divisi come gruppi di una parrocchia ma uniti come una giovane fraternità che continuerà a restare viva nella misura in cui ognuno di noi darà quotidianamente il suo piccolo contributo.
Un grazie di sicuro va a fra Giancarlo, che con i suoi modi di fare scherzosi è stato in grado anche questa volta di trasmetterci molto, non solo nelle catechesi mattutine, ma anche nella quotidianità di quei giorni trascorsi insieme, insegnandoci che ogni tanto, sarebbe meglio partire e basta, senza troppi se e troppi ma, senza preoccuparsi con ansia del domani in quanto “ad ogni giorno basta la sua pena”.
Un grazie ed un abbraccio speciale va ad ognuno di noi che con i nostri pregi e difetti, abbiamo reso unica quest’esperienza che ci ha dato la possibilità di tornare a casa carichi per iniziare  un nuovo anno liturgico che ci attende.
Per unltimo, ma non da meno importante, ringrazio il Signore che nella celebrazione Eucaristica quotidiana si è spezzato e si è fatto vivo in mezzo a noi, dandoci la possibilità di vivere quest’esperienza. Ringrazio Lui per ogni amicizia trovata e per quelle rafforzate, lo ringrazio per le risposte  trovare e per i nuovi interrogativi che mi ha posto davanti.”   Camilla